Romani 6. Che diremo dunque; Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi?
30.03.2022 11:28Romani 6. Che diremo dunque; Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi?
Lettera ai Romani 6:1 Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi?
6:2 No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
6:3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Yahshua Ha Mashiach, siamo stati battezzati nella sua morte?
6:4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché,
come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre,
così anche noi camminassimo in novità di vita.
6:5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua,
lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua.
6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché
il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;
6:7 infatti colui che è morto, è libero dal peccato.
6:8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui,
6:9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.
6:10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio.
6:11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Yahshua Ha Mashiach.
6:12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze;
6:13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;
6:14 infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
6:15 Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!
6:16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?
6:17 Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa;
6:18 e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
6:19 Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità per commettere l'iniquità, così prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione.
6:20 Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia.
6:21 Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte.
6:22 Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna;
6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Yahshua Ha Mashiach, nostro Signore.
- Come figli Ubbidienti
Prima lettera di Pietro 1:15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta,
1:16 poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo»
Dio il Signore Yahweh Benedica il suo popolo eletto
Ftatello Alfredo.
Tag:
———
Indietro